PIASTRI CAPITALIZZA, NORRIS SPRECA, LECLERC BRILLA
- Simone Marchetti Cavalieri
- 15 ore fa
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Il weekend saudita ha avuto un sapore familiare, quasi un deja-vu del Bahrain: Oscar Piastri si impone con lucidità, mentre Lando Norris spreca un’altra occasione. Eppure, la sensazione iniziale era quella di un copione diverso. Norris aveva infatti dominato il venerdì, mostrando un ottimo feeling con la pista e una voglia evidente di riscatto dopo la delusione della settimana precedente.
Tutto sembrava andare nella direzione giusta, finché, nel momento chiave della qualifica, Lando non ha commesso un errore fatale, finendo a muro e compromettendo un weekend fino ad allora molto promettente. In gara ha provato a rimontare, ma tra un degrado meno incisivo rispetto al Bahrain, qualche scelta discutibile nei duelli – come quello con Hamilton – e un Leclerc in gran forma, il podio è rimasto fuori portata.
La classifica ora vede Piastri in testa al Mondiale, con dieci punti di margine sul compagno di squadra e Verstappen subito dietro a due lunghezze. Per Oscar, la gara è stata decisamente più semplice: scatto perfetto al via e gestione precisa fino al traguardo. Forse avrebbe vinto comunque, ma senza la difesa al limite (e penalizzata) di Verstappen alla prima curva, la storia avrebbe potuto essere diversa. Il primo stint ha mostrato chiaramente quanto Max potesse tenere testa all’australiano, rendendo il sorpasso tutt’altro che scontato, soprattutto considerando i noti limiti della McLaren nel traffico.
La penalità a Verstappen è giusta, (soprattutto per come ha deciso di tagliare la prima chicane, senza pensarci due votlte) ma lascia spazio a qualche perplessità: perché cinque secondi e non l’obbligo di cedere la posizione? E perché nessun richiamo per la posizione in griglia, quando appena sette giorni prima Norris era stato punito per lo stesso motivo? Forse si tratta di una sottigliezza millimetrica, ma dalle immagini sembrava un’infrazione evidente.
Nel frattempo, grande gara di Leclerc, autore di una prestazione solida e intelligente. Il muretto Ferrari ha scelto da subito una strategia alternativa, e la SF-25 ha risposto bene, soprattutto nella gestione delle medie nel primo stint. Il terzo posto finale è pienamente meritato. Ditelo a chi, quando le strategie diverse dagli altri non funzionano, ama crocifiggere le scelte “controcorrente”.
Hamilton, invece, è sembrato meno incisivo. Il duello iniziale con Norris lo ha rallentato inutilmente: sarebbe stato più logico lasciarlo passare subito, piuttosto che aspettare tre giri e perdere secondi preziosi, che poi si sono riflessi nel gap finale da Antonelli. Quanto alle dichiarazioni disfattiste di fine gara, Lewis ci ha abituato a commenti eccessivamente pessimisti, pure nei periodi d’oro in Mercedes. Non una novità.
Buona performance anche per le Williams: Sainz e Albon si sono aiutati nel finale per consolidare l’ottava e la nona posizione. Chiude la zona punti Hadjar, sempre attento e costante.
© Simone Marchetti Cavalieri