Quando l'abilità di un pilota supera la strategia preconfezionata e la tecnologia, si assiste a un GP di Singapore davvero straordinario, dove Carlos Sainz è emerso come un dominatore incontrastato dall'inizio alla fine.
Ogni aspetto della gara è stato orchestrato in modo impeccabile, in perfetta sintonia con il team Ferrari. Fin dalle prime fasi, Sainz ha dimostrato una maestria sorprendente nella gestione delle gomme medie con cui aveva iniziato la corsa, difendendosi abilmente da Charles Leclerc, partito dalla terza posizione e che aveva superato George Russell alla prima curva. A differenza di quanto accaduto a Monza, questa volta il muretto box Ferrari ha deciso di mettere Leclerc a servizio di Sainz, chiedendogli di mantenere una distanza di almeno 3 secondi dallo spagnolo e di allontanarsi da Russell, terzo in classifica, rallentandolo.
Tutto sembrava procedere alla perfezione fino a quando, al 19° giro, è entrata in scena la safety car a causa dell'incidente di Logan Sargeant, il cui ritiro ha lasciato detriti dell'ala anteriore sparsi in pista. In quel momento, tutti i team sono corsi ai box (ad eccezione delle due Red Bull e della Alfa Romeo di Valtteri Bottas, partite con gomme dure) per montare le gomme Pirelli bianche e cercare di completare il GP senza ulteriori soste. È qui che ha preso vita la sfida più impegnativa: completare circa quaranta giri con le stesse gomme.
Sainz è rimasto in testa, seguito da Max Verstappen, che ha scelto di non fermarsi ed è salito in seconda posizione, mentre Russell, Sergio Perez, Lando Norris, Leclerc (che ha perso tempo ai box a causa del traffico), Lewis Hamilton e gli altri piloti si sono posizionati dietro. Verstappen e Perez hanno ben presto perso terreno a causa dell'usura delle loro gomme dure, dando inizio a una lotta tra Sainz e Russell.
Entrambi hanno iniziato a rallentare il ritmo per preservare le loro Pirelli in vista della battaglia finale. Poi, al 42° giro, Esteban Ocon, che aveva fatto una prestazione eccezionale fino a quel momento ed era settimo con l'Alpine-Renault, ha avuto un problema con la sesta marcia e si è fermato alla prima variante. Non è stata necessaria una safety car, ma è stata attivata la virtual safety car.
Con ancora 20 giri da disputare, il team Mercedes ha fatto una mossa audace chiamando ai box Russell e Hamilton per montare gomme medie. Anche la Aston Martin ha fatto lo stesso con Fernando Alonso, ma il suo pit-stop è stato lento e la strategia è andata in fumo, seguita da un errore in pista da parte del pilota spagnolo. Le due Mercedes, al ritorno in pista, hanno subito iniziato a registrare tempi di giro più veloci rispetto a Sainz, che era in testa davanti a Norris, Leclerc e alle due Mercedes. Al 49° giro, Sainz aveva un vantaggio di 11,5 secondi su Russell, che si era ridotto a 2,6 secondi al 57° giro.
A questo punto, Sainz ha compiuto una mossa geniale, non suggerita dal suo team. Carlos ha permesso a Norris di avvicinarsi in modo da poter utilizzare il DRS e difendersi al meglio da Russell e Hamilton. In pochi istanti, i primi quattro piloti della gara si sono trovati a stretto contatto, una vista rara in un anno dominato dalle Red Bull. Nel frattempo, Verstappen e Perez lottavano lontano dalla lotta di testa.
Norris ha prontamente capito la tattica di Sainz e ha colto l'opportunità giro dopo giro. Sainz a sua volta doveva proteggersi da Norris, che era più interessato a bloccare Russell per preservare la sua seconda posizione. La tensione è aumentata con ogni giro, culminando nell'ultimo giro, quando Russell ha commesso un errore toccando il muretto esterno, danneggiando la sospensione e finendo diritto contro le barriere. Un peccato per Russell, che aveva guidato una gara impeccabile. Norris ha così potuto respirare e Hamilton, sorpreso dall'errore del compagno di squadra, si è accontentato del terzo posto per la Mercedes. In questo modo, Sainz ha regalato a se stesso, alla Ferrari e a Frederic Vasseur, la prima vittoria della stagione.
La mossa brillante di Sainz è stata il punto culminante di una gara in cui ha dimostrato una calma straordinaria, valutando attentamente ogni momento fin dall'inizio. Il risultato ha premiato il suo eccellente lavoro e quello di tutto il team Ferrari. Questa è la sua seconda vittoria in carriera, dopo quella di Silverstone nel 2022. Leclerc ha concluso quarto, inevitabilmente distante dai primi tre a causa dell'usura delle gomme, ma ha dimostrato abilità nel mettersi al servizio della squadra.
Un weekend straordinario anche per Norris, che è stato quarto in qualifica e secondo al traguardo, ottenendo il terzo podio dell'anno. Anche Oscar Piastri della McLaren ha ottenuto punti, arrivando settimo al termine di un fine settimana difficile su una pista che non conosceva. Hamilton, con il terzo posto, ha superato Alonso in classifica generale, nonostante una gara non perfetta, con un errore nel tentativo di sorpasso su Perez che gli ha fatto perdere posizioni a favore di un Ocon super aggressivo, seguito da un errore nel finale dopo un pit-stop lento.
Verstappen ha fatto una gara intelligente che lo ha portato al quinto posto. Questo è stato il suo risultato peggiore della stagione, poiché nelle 14 gare precedenti aveva sempre vinto o ottenuto il secondo posto. Perez, invece, è arrivato ottavo, dopo aver spinto Yuki Tsunoda fuori pista nel primo giro, senza ricevere penalità. Il ritiro di Ocon ha attenuato l'amarezza in casa Alpine, con Pierre Gasly che ha ottenuto un buon sesto posto.
Da notare anche la performance straordinaria di Liam Lawson, decimo in qualifica e nono in gara. Il neozelandese sta dimostrando di meritarsi un posto nella Alpha Tauri per il 2024, e chissà se il gruppo Red Bull deciderà di sfruttare questa opportunità quando Daniel Ricciardo si riprenderà dall'infortunio alla mano. L'ultimo punto è andato alla Haas con Kevin Magnussen, che ha dimostrato grande determinazione, nonostante alcune difficoltà nelle gare precedenti. La Williams è stata meno protagonista del solito, con Alexander Albon al 11° posto.
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