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GP MESSICO: DOMINIO SAINZ



Carlos Sainz ha vissuto un weekend straordinario a Città del Messico, forse spinto dall’energia speciale dell’ambiente messicano e dal supporto della sua famiglia, presente al completo come mai prima d’ora. Fin dalle prove libere, lo spagnolo ha mostrato un feeling naturale con il tracciato e la SF24, culminando con una pole spettacolare e un sorpasso determinato su Max Verstappen all’ottavo giro, in risposta a una partenza incerta. Questi elementi hanno costruito una performance perfetta, che ha portato Sainz alla seconda vittoria stagionale dopo Melbourne e alla quarta in carriera.


Dopo aver conquistato la leadership, Sainz ha costantemente allungato il distacco dai rivali, mantenendo una guida pulita e gestendo alla perfezione le gomme. Alle sue spalle, Charles Leclerc ha approfittato dei conflitti tra Verstappen e Lando Norris, conquistando la seconda posizione. Tuttavia, il monegasco non è riuscito a insidiare Sainz e ha progressivamente perso terreno, finendo per cedere la posizione a Norris dopo un errore all’ultima curva. Leclerc, nonostante ciò, ha concluso terzo, un piazzamento che consolida il suo buon momento, essendo salito sul podio in sei delle ultime sette gare.


Il weekend ha sancito un momento positivo per la Ferrari, che è riuscita quasi a ottenere una doppietta consecutiva. Grazie ai punti conquistati, il team di Frederic Vasseur si è portato al secondo posto nella classifica costruttori con 537 punti, a soli 29 punti dalla McLaren-Mercedes e con un vantaggio di 25 lunghezze sulla Red Bull. A quattro Gran Premi dalla fine, tutto è ancora possibile.


Non solo la classifica costruttori resta aperta: anche quella piloti vede una sfida serrata. Norris, infatti, ha ridotto il distacco da Verstappen a 47 punti, riaccendendo le speranze per una rincorsa, per quanto impegnativa. A Città del Messico, l’inglese ha mantenuto uno stile corretto, cercando di evitare contatti con Verstappen, il quale invece ha continuato con le sue manovre aggressive, provocando polemiche.


Nonostante le recenti discussioni regolamentari in seguito al Gran Premio di Austin, Verstappen ha nuovamente spinto Sainz fuori dalla pista alla prima curva e ha allontanato Norris in curva 2 dopo una ripartenza caotica seguita a un incidente tra Alexander Albon e Yuki Tsunoda. Stavolta, però, il comportamento del pilota Red Bull ha comportato una doppia penalità di 20 secondi, con Verstappen che ha giustificato la sua condotta sostenendo la necessità di difendere le proprie posizioni. Questo ha compromesso il suo risultato, che da un potenziale quarto posto è sceso a una sesta piazza.


In quarta e quinta posizione, le Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell si sono distinte in un duello appassionante. Hamilton, con esperienza e prudenza, ha superato Russell in un punto inaspettato, garantendosi una buona posizione finale. Da segnalare l’ottimo risultato di Kevin Magnussen, settimo con la Haas-Ferrari, e quello del compagno Nico Hulkenberg, nono, che insieme hanno contribuito con 8 punti per il team, consolidando il sesto posto in campionato.


L’ottavo posto è andato a Oscar Piastri, che partito indietro è riuscito a recuperare terreno. Tuttavia, il suo team si aspetta da lui maggiore supporto per Norris nella lotta per il titolo. Pierre Gasly ha chiuso in decima posizione con l’Alpine-Renault, dopo essere riuscito a qualificarsi in Q3, un risultato positivo per la squadra. Giornata negativa invece per Aston Martin-Mercedes, con Fernando Alonso costretto al ritiro, mentre Franco Colapinto ha chiuso 12esimo con la Williams-Mercedes, l’unica superstite del team dopo il ritiro di Albon. Infine, Liam Lawson ha concluso nelle retrovie dopo un contatto con Sergio Perez e un danno al musetto durante la battaglia con Colapinto.




© Cavalieri Garage & Co.

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