Con uno straordinario anticipo di sei Gran Premi rispetto alla conclusione della stagione, la Red Bull-Honda si è laureata Campione del Mondo Costruttori. Questa è la sesta volta che lo fa, dopo le vittorie nel 2022 e negli anni precedenti tra il 2010 e il 2013, quando utilizzavano i motori Renault. Questo risultato colma il loro palmares con sei titoli iridati ottenuti in soli 19 anni di partecipazione al Campionato Mondiale di Formula 1. Sono numeri impressionanti, che confermano la Red Bull-Honda come uno dei grandi team della Formula 1, affiancandola a nomi illustri come la Ferrari con 16 titoli costruttori, la Williams con 9, la Mercedes e la McLaren con 8, e la Lotus con 7. La Red Bull ora si trova in ottima compagnia, con sei titoli sotto la propria cintura, e il futuro sembra promettente.
A Suzuka, Max Verstappen ha dominato l'intero weekend giapponese in maniera straordinaria. Si è piazzato al primo posto in tutte le sessioni, a partire dal primo turno di libere del venerdì. Grazie a questa prestazione, Verstappen si avvicina alla vittoria del suo terzo campionato piloti consecutivo. Attualmente, gli mancano solo tre punti per superare il suo compagno di squadra Sergio Perez. Questo obiettivo sembra essere alla sua portata, considerando anche il disastroso Gran Premio di Perez a Suzuka, caratterizzato da un contatto iniziale con Lewis Hamilton e una serie di errori dovuti al nervosismo.
Verstappen ha dimostrato ancora una volta la sua abilità in partenza, quando le due McLaren hanno cercato di affiancarlo. Tuttavia, è uscito dalla situazione con maestria, prendendo subito la testa della corsa tra la prima e la seconda curva. La sua vittoria a Suzuka è la tredicesima stagionale su sedici gare disputate, portando il suo totale di vittorie in carriera a 48, il che lo colloca al quinto posto nella classifica storica dei piloti, ora si trova a soli tre successi da Alain Prost e a cinque da Sebastian Vettel. Non è fuori discussione che presto supererà questi campioni e diventerà il terzo pilota più vincente nella storia della Formula 1, dietro solo a Michael Schumacher con 91 vittorie e Lewis Hamilton con 103.
La McLaren-Mercedes ha ottenuto il secondo e terzo posto nella gara, Lando Norris ha impressionato con una prestazione eccezionale, mentre Oscar Piastri è sceso dal secondo al terzo posto dopo essere partito dalla prima fila. Questo è stato comunque un momento storico per il giovane pilota australiano, segnando la sua prima fila e il suo primo podio in soli 16 Gran Premi disputati.
D'altra parte, Norris ha confermato il suo secondo posto, dopo aver ottenuto risultati simili a Silverstone e Budapest. La McLaren ora può seriamente pensare di raggiungere il quarto posto nella classifica costruttori, attualmente detenuto dall'Aston Martin. Da quando ha iniziato la sua svolta in Austria, il team di Zak Brown ha accumulato 155 punti, mentre la squadra di Lawrence Stroll ne ha ottenuti solo 67 nello stesso periodo. In totale, l'Aston Martin ha 221 punti, mentre la McLaren ne ha 172. In questa lotta, Fernando Alonso ha giocato un ruolo significativo per l'Aston Martin, mentre il contributo di Lance Stroll è stato minimo, con appena 10 punti dall'Austria in poi.
La Ferrari aveva sperato di creare problemi alla McLaren, ma alla fine non è riuscita a farlo. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno dato il massimo, ma Leclerc ha ottenuto la quarta posizione, con una gara impressionante e un sorpasso notevole su George Russell tra le curve 1-2, mentre Sainz si è piazzato sesto. La Mercedes ha provato una strategia unica di pit-stop per George Russell, che è stato l'unico a effettuare un solo cambio gomme, ma senza successo. Russell ha lottato strenuamente contro il suo compagno Lewis Hamilton e gli avversari, in particolare i piloti della Ferrari, ma alla fine è arrivato settimo. La gara è stata dura anche per Hamilton, che si è difeso con determinazione dal compagno di team Russell.
Purtroppo, la prestazione della Aston Martin-Mercedes è stata deludente, con Fernando Alonso all'ottavo posto e il ritiro di Lance Stroll. La Alpine-Renault ha ottenuto un po' di respiro, con entrambi i piloti che hanno guadagnato punti, seppure in nona e decima posizione. L'Alpha Tauri-Honda è rimasta appena fuori dalla top 10, nonostante una buona prestazione di Liam Lawson e Yuki Tsunoda, che si sono alternati tra l'ottava e la decima posizione. Al traguardo ci sono state entrambe le Haas-Ferrari, ma senza particolare gloria, mentre Kevin Magnussen è stato speronato da un confuso Perez. È stata una giornata disastrosa per la Williams-Mercedes, con Alexander Albon coinvolto in uno sfortunato incidente con Valtteri Bottas al via e successivamente con il ritiro di Logan Sargeant che, al netto di situazioni sfortunate, sembra non essere sempre al livello della competizione.
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