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GP BAHRAIN: PIASTRI PRONTO PER LA LOTTA MONDIALE

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 3 min


Oscar Piastri ha dato un segnale chiaro e inequivocabile: è pronto a lottare per il titolo mondiale. Nessun dubbio, nessuna incertezza. La sua prestazione in Bahrain è stata semplicemente impeccabile, degna di un pilota già affermato. Scattato dalla pole, ha contenuto l’assalto iniziale di George Russell e poi ha gestito i 57 giri con una freddezza da veterano. Nemmeno l’ingresso della safety car è riuscito a riaprire i giochi: nessuno ha avuto la minima possibilità di impensierirlo.


Con 50 Gran Premi alle spalle e 4 vittorie in tasca, Piastri ora occupa la seconda posizione in classifica generale con 74 punti, a sole tre lunghezze dal compagno di squadra, Lando Norris, leader con 77. Una situazione che pone McLaren di fronte a una sfida interna delicata, da affrontare con strategia e lucidità.


Norris, dal canto suo, ha disputato una gara solidissima: partito sesto, ha rimontato fino al terzo gradino del podio, nonostante una penalità di 5 secondi per un errato posizionamento in griglia. Un lieve scatto anticipato, pagato caro, che probabilmente gli ha negato la seconda piazza, sfuggitagli per un soffio in un duello serrato con Russell all’ultimo giro. Prima ancora, Norris aveva superato con determinazione Charles Leclerc dopo una serie di tentativi andati a vuoto. In sostanza: una partenza complicata, ma una corsa di sostanza.


A uscire malconcia da Sakhir è invece la Red Bull-Honda. Max Verstappen ha vissuto un weekend da incubo: problemi ai freni in qualifica, difficoltà di bilanciamento in gara, gomme poco performanti e pit-stop lenti. Dopo la superiorità mostrata a Suzuka, la RB21 si è ritrovata in affanno su un tracciato che ha messo in crisi ogni certezza. Verstappen, incapace di fare la differenza come al solito, ha faticato persino a superare Pierre Gasly, riuscendoci solo nelle battute finali. L’unica consolazione per il team di Horner è arrivata da Yuki Tsunoda, nono e autore dei primi punti stagionali per la seconda Red Bull.


Molto positiva, invece, la prova di Russell, che ha conservato la seconda posizione per gran parte della corsa. La Mercedes ha dato segnali incoraggianti, nonostante le difficoltà tecniche che hanno colpito l’inglese nel finale. DRS attivabile solo manualmente, display intermittente, marce recalcitranti. Eppure, Russell ha resistito all’assalto di Norris con grinta, conquistando 18 punti che lo proiettano a quota 63, quarto in classifica generale a -7 da Verstappen. Una piccola incognita resta: l’attivazione non regolare del DRS potrebbe costargli una penalità post-gara.


Fuori dalla zona punti per la prima volta in stagione Andrea Kimi Antonelli, undicesimo. Una gara complicata sin dal via, con due posizioni perse subito recuperate. La strategia Mercedes non lo ha premiato, montando le soft poco prima dell’ingresso della safety car. Un secondo pit lo ha fatto scivolare in classifica, e nonostante qualche sorpasso spettacolare, la top ten è sfuggita.


La Ferrari, nel frattempo, porta a casa un bottino di 22 punti grazie al quarto posto di Leclerc e al quinto di Hamilton. La scelta strategica di partire con gomme medie per entrambi è sembrata un azzardo inizialmente ben calibrato, ma nel finale le hard hanno mostrato il fianco, soprattutto per Hamilton, che le ha definite "schifose". Leclerc ha combattuto con coraggio per il podio, ma ha dovuto cedere a Norris.


Pierre Gasly merita una menzione d’onore: dopo una brillante qualifica, molti si aspettavano che scivolasse indietro. Invece, grazie a una strategia perfetta e a una guida pulita, ha chiuso settimo, regalando alla Alpine-Renault i primi punti stagionali. Jack Doohan ha sfiorato la top ten, ma una penalità per track limits lo ha fatto scivolare al quindicesimo posto.


Ottima la performance della Haas-Ferrari, che piazza entrambi i piloti in zona punti: Esteban Ocon ottavo e Oliver Bearman decimo, dopo una rimonta straordinaria dall’ultima casella in griglia. È la seconda doppietta stagionale in top ten per il team americano, ora quinto nella classifica costruttori.


Deludente, invece, la Williams-Mercedes: Alexander Albon chiude dodicesimo, mentre Carlos Sainz è costretto al ritiro dopo una serie di contatti e imprecisioni. Lo spagnolo, nonostante una buona qualifica, sembra ancora in difficoltà con la FW47. Anche Racing Bulls-Honda resta ai margini.


Infine, la Aston Martin-Mercedes continua a navigare in acque scure. Fernando Alonso resta a secco di punti, e Lance Stroll, dopo due buone prove, è apparso spaesato sia a Suzuka che a Sakhir. Poco da segnalare anche per la Sauber-Ferrari, con Hulkenberg e Bortoleto volenterosi ma poco incisivi.




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