L'egemonia della Red Bull-Honda sembra inarrestabile, trasformando il mondiale di Formula 1 in una corsa a senso unico. Dopo aver dominato su tracciati diversi come Sakhir e Jeddah, gli avversari si trovano di fronte a una dura battaglia per contrastarne il cammino. Ancora una volta, la Red Bull ha concluso davanti a tutti, con Max Verstappen al comando seguito da Sergio Perez, lasciando la concorrenza a bocca asciutta.
La Ferrari, nonostante una buona qualifica, si è ritrovata impotente nel tenere il passo delle vetture della Red Bull. Leclerc è riuscito a strappare il secondo posto iniziale a Perez, ma è stato presto surclassato dal messicano, segnando un'altra delusione per la scuderia italiana.
Verstappen sembra imbattibile, mentre Perez mostra una serenità rinnovata, differenziandosi nettamente dai suoi tentativi passati di battere il suo compagno di squadra. La sua determinazione a mantenere il sedile in Red Bull si traduce in due ottimi secondi posti, senza l'ossessione di battere Verstappen che lo aveva caratterizzato in passato.
Nel frattempo, l'idea di Christian Horner ed Helmut Marko di portare Daniel Ricciardo in Red Bull sembra destinata a naufragare. La prestazione inconsistente dell'australiano in McLaren si riflette anche in questa gara, dove è stato nettamente battuto da Yuki Tsunoda. La sua figura è oscurata da quella di Liam Lawson, che reclama giustamente una chance dopo aver impressionato l'anno precedente.
La Ferrari si accontenta di un terzo posto, stavolta grazie a Leclerc, ma il divario da Verstappen non lascia spazio a illusioni. Almeno questa volta non ci sono stati problemi di affidabilità sulla vettura di Leclerc, a differenza della gara precedente in Bahrain.
La gara di esordio di Oliver Bearman in F1 è stata promettente, dimostrando maturità e calma nonostante l'inesperienza. La sua performance potrebbe aprirgli le porte per il prossimo anno, magari in una scuderia come la Haas o la Ferrari, sebbene il destino di molti piloti talentuosi finisca per essere relegato in panchina.
Oscar Piastri si distingue con una brillante quarta posizione, seguito da un Norris che non riesce a capitalizzare una strategia di pit-stop tardivo. La Aston Martin-Mercedes di Fernando Alonso non riesce a competere per i primi posti, mentre la Mercedes di Russell e Hamilton si deve accontentare della sesta posizione.
La gara ha visto anche qualche errore, come il incidente di Lance Stroll contro le barriere, ma anche sorprese come il decimo posto della Haas-Ferrari con Nico Hulkenberg.
La Sauber-Ferrari, invece, continua a deludere, suscitando domande sull'investimento della Audi nella scuderia per il futuro ingresso in F1 nel 2026.
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