Una straordinaria fase finale, una di quelle che hanno sempre caratterizzato l'epica sfida della 24 Ore di Daytona, ha visto il team Penske conquistare la vittoria con la Porsche 963, alla guida di Felipe Nasr e con Dane Cameron, Matt Campbell e Josef Newgarden, tutti debuttanti nel trionfo assoluto.
Il momento decisivo è stato l'ultimo pit-stop sotto la safety car, dove la squadra del Capitano ha effettuato una sosta più rapida, permettendo alla vettura di balzare davanti alla Cadillac ActionExpress, che aveva dominato con Tom Blomqvist nell'ultima ora di gara. Nonostante la presunta superiorità della vettura Dallara nella gestione delle gomme con temperature più elevate, Nasr è riuscito a mantenere un vantaggio di 2 secondi su Blomqvist, lottando duramente per controllare l'auto, ma dimostrando un sangue freddo imperturbabile nel traffico.
Per Penske, questo segna il ritorno alla vittoria assoluta dopo il 1969. Per Porsche, che in precedenza aveva trionfato come fornitore di motori nel 2009 e nel 2010, questo successo segna un traguardo significativo nel nuovo corso LMDh. Il secondo posto è andato senza rimpianti a Blomqvist, Pipo Derani e Jack Aitken, mentre il terzo posto è stato ottenuto dalla squadra che si è ripresa dopo un problema notturno, composta da Jordan Taylor, Louis Deletraz, Colton Herta e Jenson Button. Seguono tre altre Porsche, di cui una del team Penske e due private. Al quinto posto si è piazzato Gimmi Bruni per il team Proton, seguito da Richard Westbrook per JDC Miller.
Nella categoria LMP2, il team Era Motorsport ha conquistato la vittoria con autorità nella fase finale della gara. Al volante c'erano Dwight Merriman, Ryan Dalziel, Christian Rasmussen e Connor Zilisch, un diciassettenne che è passato dal karting alla Mazda MX-5 Cup e alla TransAm.
In GTD Pro, la Ferrari 296 GT3 di Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi, James Calado e Daniel Serra ha trionfato senza rivali. La vettura di Maranello ha mantenuto un ritmo impeccabile, conducendo per più di un giro nell'ultima ora di gara. Tuttavia, la safety car finale, intervenuta per un principio d'incendio sulla Lexus GTD, ha riportato la Porsche AO Racing di Laurin Heinrich, Seb Priaulx e Michael Christensen in seconda posizione. Ma Serra è stato inarrestabile.
La terza posizione assoluta tra le Gran Turismo è stata conquistata dalla Mercedes Winward con Roger Ward, Peter Ellis, Daniel Morad e Indy Dontje. Dietro di loro, c'era un'altra Ferrari, quella dell'AF Corse con Simon Mann, Francois Heriau, Miguel Molina e Kei Cozzolino. Le nuove Corvette e le Mustang GT3 hanno invece sofferto diversi problemi durante la gara.
Degno di nota sono stati anche il terzo e il quarto posto in GTD per i team legati alla Ferrari, Conquest e Triarsi. Sul podio, Alessandro Balzan è arrivato appena sotto Riccardo Agostini e Alessio Rovera. Dopo una sosta ai box per un danno al radiatore sulla vettura di Caldarelli-Pepper-Perera-Bortolotti, la migliore Lamborghini al traguardo è stata quella delle Iron Dames, che hanno concluso al sesto posto in GTD con Bovy-Pin-Frey-Gatting.
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